Come ragiona il PC
Cominciamo con lo spiegare qual è l’informazione più piccola che un computer può comprendere, avendo ormai assodato che tra l’ammasso di circuiti di questo moderno "giocattolo" passa energia elettrica, e che un circuito è solo un insieme di interruttori, dovrebbe essere logico intuire che ognuno di questi interruttori può essere "acceso" o "spento", acceso quando passa l’energia elettrica, spento quando non passa.
Sono proprio questi due stati (acceso/spento) che costituiscono l’informazione più elementare che un PC comprende, tale informazione prende il nome di "BIT", se in un determinato piedino di un circuito "passa corrente" il computer capisce "l", altrimenti interpreta tale stato come "0".
Ora viene da chiedersi, ma se un computer riesce solo a distinguere due tipi di informazione, come fa a capire le diverse 26 lettere dell’alfabeto, oppure i numeri, o ancora peggio i grafici, i disegni, le foto….
Pensiamo ad una lampadina, questa può avere solo due stati: accesa o spenta; se però noi mettiamo due lampadine affiancate, di combinazione ne possiamo avere già quattro: per semplicità indicheremo la lampadina spenta con una pallina nera e la lampadina accesa con una pallina bianca , quindi se diciamo che un’informazione è costituita da 2 BIT ( nel nostro caso da due palline), tale informazione potrà avere 4 diversi valori, vediamoli per chiarezza:
1° valore: = spento, spento = 00;
2° valore: = spento, acceso = 01;
3° valore: = acceso, spento = 10;
4° valore: = acceso,acceso = 11;
Se di lampadine ne avessimo 3 invece di due avremo 8 combinazioni diverse, quindi se dicessimo che un’informazione è costituita da 3 lampadine (cioè 3 BIT), vorrebbe dire che questa potrebbe esprimere 8 risultati diversi, facendo riferimento alle palline di prima immaginate le prime due palline negli stessi stati di sopra (00,01,10,11) con la terza spenta (0 00,0 01, 0 10,0 11) e successivamente immaginatela con la terza lampadina accesa (1 00,1 01,1 10,1 11), le combinazioni diverse possibili sono dunque otto, pari cioè allo stato che può assumere ogni lampadina (acceso/spento cioè 1/0) moltiplicato per il numero di lampadine:
2 x 2 x 2= 8 = 23
E’ chiaro a questo punto che più BIT utilizziamo per definire un’informazione, più valori possiamo ottenere (tanti quanti sono le combinazioni possibili).
Per comodità dopo diversi studi si è deciso di utilizzare per tutti i calcolatori un numero standard di BIT per ogni informazione, tale numero è 8, cioè 8 BIT, con un numero tale di lampadine è possibile distinguere 256 stati diversi. Tale insieme prende il nome di BYTE , quindi se un BIT può rappresentare solo due numeri (1 e 0), un BYTE ne può rappresentare 256 (da 0 a 255)
La trasformazione delle lettere, delle parole e dei numeri che IMPUTIAMO (inseriamo) nel PC vengono trasformati automaticamente in una serie di Byte che ne esprimono l’equivalente valore in forma comprensibile al calcolatore.
Tale associazione viene fatta rispettando le disposizioni di una tabella standard usata per i PC in tutto il mondo, in questa tabella ad ogni lettera (a,b,c,…A,B,C,…), numero (1,2,3,4,…0), o segno (%,?,!,£,$,&…), viene attribuito un numero o meglio un codice (da 0 a 255), questi codici sono chiamati CODICI ASCII (American Standard Code for Information Interchange), di seguito vediamo per meglio capire una piccola parte della tabella ASCII:
Lettera, numero o simbolo |
Valore Binario |
Equivalente Numerico |
A |
01000001 |
65 |
B |
01000010 |
66 |
C |
01000011 |
67 |
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